Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine
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<p>L’Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine "IJPDTM" è la rivista ufficiale della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica (<a title="SIMEDET" href="https://simedet.eu/">SIMEDET</a>).</p> <p>Tutti gli articoli pubblicati hanno un numero identificativo digitale (DOI).<br /><strong>ISSN 2704-6222</strong> - Periodicità trimestrale.</p> <p>IJPDTM è una rivista scientifica online, esclusivamente elettronica, ad accesso aperto e sottoposta a revisione paritaria.</p> <p>IJPDTM è open access il che significa che tutti i contenuti sono liberamente disponibili senza alcun addebito per l'utente o la sua istituzione. Gli utenti possono leggere, scaricare, copiare, distribuire, stampare, ricercare o collegare i testi integrali degli articoli o utilizzarli per qualsiasi altro scopo lecito, senza chiedere la preventiva autorizzazione dell'editore o dell'autore. Ciò è in accordo con la definizione BOAI di accesso aperto. La rivista non richiede costi di elaborazione dell'articolo o altri costi per l'autore. Nessun periodo di embargo. Non è richiesta alcuna registrazione.</p> <p>Questa rivista utilizza la <a title="PKP Preservation Network" href="https://pkp.sfu.ca/pkp-pn/">PKP Preservation Network</a> per creare un sistema di archiviazione distribuito tra le biblioteche partecipanti e consente a tali biblioteche di creare archivi permanenti della rivista a fini di conservazione e restauro.</p> <p>Questa rivista non prevede alcun costo di pubblicazione per gli Autori in quanto è interamente sostenuta da fondi istituzionali (SIMEDET - Società Italiana di Medicina Diagnostica e terapeutica).</p> <p>La revisione “Peer review” viene applicata a tutti gli articoli di ricerca e alla maggior parte degli altri tipi di articoli pubblicati nelle nostre riviste. Ciò di solito comporta almeno due revisori tra pari esperti e indipendenti.<br />Tutti gli invii al Journal vengono prima controllati per verificarne la completezza (i criteri per il rifiuto a tavolino sono disponibili nella <a title="Guida per gli autori" href="https://www.pagepressjournals.org/index.php/ecj/guide">Guida per gli autori</a>) prima di essere inviati a un editore, che decide se sono idonei per la revisione tra pari. Se un redattore è nell'elenco degli autori o ha un interesse concorrente in un particolare manoscritto, un altro membro del comitato editoriale sarà incaricato di supervisionare la “Peer review”. Nel prendere una decisione, gli editori prenderanno in considerazione i rapporti sottoposti a revisione paritaria, ma non saranno vincolati dalle opinioni o raccomandazioni in essi contenute. La preoccupazione di un singolo revisore o del curatore può comportare il rifiuto del manoscritto. I rapporti di peer review vengono inviati agli autori insieme alla decisione editoriale sul loro manoscritto.</p> <p>IJPDTM utilizza il seguente tipo di peer review:<br />“double-blind review”, in cui l'identità dell'autore è nascosta ai revisori e viceversa, durante tutto il processo di revisione.</p> <p>IJPDTM si aspetta i più alti standard etici dai propri autori, revisori ed editori quando conducono ricerche, presentano articoli e durante tutto il processo di revisione tra pari. Si rivolge a tutti i tipi di professionisti sanitari (medici, infermieri, tecnici di laboratorio, ecc…) e l'approccio multidisciplinare e la collaborazione costituiscono l'esclusivo cardine della società scientifica.</p> <p>IJPDTM ha l’obiettivo di promuovere la ricerca e l’aggiornamento scientifico implicando un approccio multidisciplinare che coinvolga tutte le diverse tipologie di professionisti sanitari che lavorano insieme (medici, infermieri, tecnici, ecc…) al fine di garantire una concreta prospettiva ampia, olistica, nella conoscenza medica.</p> <p>Eventuali richieste di pubblicazioni devono pervenire seguendo le nostre linee guida ed essere inviate via email ad <a title="scientifico@simedet.eu" href="mailto:scientifico@simedet.eu">scientifico@simedet.eu</a><br />SITO WEB: <a title="simedet" href="https://simedet.eu">https://simedet.eu</a></p> <p> </p>simdetit-ITItalian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine2704-6222MPXV e Mpox:
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<p>Il virus del vaiolo delle scimmie (rinominato MPXV) è una specie di virus a DNA a doppio filamento che causa la malattia Mpox negli esseri umani e in altri mammiferi. È un virus zoonotico appartenente al genere Orthopoxvirus, il che lo rende strettamente correlato ai virus del vaiolo, del vaiolo bovino e del vaiolo vaccino. Il clade I dell'MPXV ha colpito la Repubblica Democratica del Congo da novembre 2023. La diffusione è stata dimostrata in altri paesi africani (Burundi, Ruanda, Uganda e Kenya). Il 15 agosto 2024 è stato segnalato nell'UE un caso di clade Ib dell'MPXV. Nei paesi che hanno segnalato casi di clade I, è stata documentata la trasmissione da uomo a uomo tramite stretto contatto fisico e tramite trasmissione sia sessuale che non sessuale. Quando l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato il 15 agosto 2024 un'emergenza di sanità pubblica per l'Mpox, è stato perché una forma preoccupante del virus si era diffusa in diversi paesi africani dove non era mai stata osservata prima. Il Clade In si diffonde in gran parte attraverso il contatto tra esseri umani, incluso il contatto sessuale. Gli MPXV sono stati elencati dall'OMS come causa di potenziale pandemia. Per Mpox/MPXV, l'approccio One Health potrebbe essere fondamentale per comprendere meglio l'evoluzione biologica ed epidemiologica del virus, poiché One Health è un approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di esseri umani, animali, piante ed ecosistemi. L'approccio riconosce che la salute di esseri umani, animali domestici e selvatici, piante e l'ambiente più ampio (inclusi gli ecosistemi) sono strettamente collegati e interdipendenti.</p>Giuseppe Luzi
Copyright (c) 2024 Giuseppe Luzi
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2024-09-302024-09-307381610.30459/2024-24Prospettive future nel campo della pandemia e del rischio biologico
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<p>L'OMS, gli stati membri e i partner stanno lavorando insieme per identificare e attuare azioni prioritarie per rafforzare la preparazione nazionale, regionale e globale alle pandemie e alle minacce emergenti di malattie infettive. Ricordando le lezioni che sono giunte da precedenti epidemie e pandemie, diventa fondamentale che si sviluppino anche a livello locale cambiamenti che possano permettere di realizzare nuovi modelli organizzativi in grado di evitare le criticità che ci sono state osservate nelle precedenti emergenze sanitarie e creare azioni pro-reattive capaci di prevenire future pandemie e garantire un’assistenza sanitaria per tutte le persone che ne avranno bisogno.</p>Manuel MontiGianfranco CarnevaliRoberto Marchetti
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2024-09-302024-09-3073172010.30459/2024-25La gestione del paziente con dolore toracico in pronto soccorso
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<p>La gestione del dolore toracico è una delle più grandi sfide nei dipartimenti d’emergenza in tutto il mondo. Il sintomo di dolore toracico costituisce la causa più frequente di accesso al Pronto Soccorso (tra il 5-9%) ed è uno dei motivi più comuni di attivazione dei servizi d’emergenza medica: comporta una mortalità elevata (2-4%) in caso di mancata diagnosi e di dimissione impropria.</p> <p>Gli obiettivi di un percorso adeguato per un paziente con dolore toracico sono quelli di evitare sia la mancata diagnosi o le dimissioni improprie, identificando precocemente i pazienti con dolore toracico di origine coronarica (SCA) ed instaurando un rapido e adeguato trattamento o effettuare velocemente una diagnosi di dolore toracico provocato da un'altra causa. La gestione del dolore toracico necessita di una stretta integrazione e cooperazione tra tutte le figure coinvolte (medici, cardiologi, triagisti, infermieri), compreso il paziente (informazione/condivisone dei percorsi, ecc.)</p> <p>Il presente documento vuole rappresentare una guida per la gestione in Pronto Soccorso (PS) dei pazienti con dolore toracico non traumatico. Quanto riportato nella presente review è espressione delle più recenti raccomandazioni espresse dalla letteratura internazionale e tiene conto dei percorsi diagnostico-terapeutici condivisi fra le varie Unità Operative e delle Rete Regionali sulle urgenze cardiologiche.</p>Manuel MontiEuro CapponiRosario DinoGiulio FiorettiMariana CappannelliFrancesco Borgognoni
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2024-09-302024-09-3073213310.30459/2024-26breakeven point e automazione in sanità
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<p><strong>Introduzione</strong> Partendo dai risultati di uno studio sulla performance in anatomia patologica utilizzando la metodologia Lean, abbiamo applicato uno strumento di economia aziendale per valutare la sostenibilità dell’introduzione di una automazione nei processi sanitari sperimentandone l’applicabilità in un servizio di Anatomia Patologica, per poi estendenre i risultati all’introduzione dell’automazione in generale nei processi sanitari.</p> <p><strong>Obiettivi </strong>L’obiettivo dello studio è quello di dimostrare come la metodologia Lean unita ad uno strumento economico come il breakeven point possa essere utilizzata nei processi di laboratorio, ed in generale nei processi sanitari, per contribuire ad una corretta valutazione dei costi e benefici dell’introduzione di una automazione dei processi.</p> <p><strong>Metodi </strong>Applicando la metodologia “Lean” e lo strumento del “breakeven point” abbiamo valutato la possibilità di trovare il punto di pareggio e la sostenibilità di una automazione in un processo sanitario dimostrando l’efficacia della sua introduzione.</p> <p><strong>Risultati </strong>L’applicazione della metodologia Lean e dello strumento del “breakeven point” al processo di allestimento tecnico dei campioni istologici ha consentito di recuperare 10 ore circa di lavoro da riutilizzare per altre attività e trovare una formula che possa dare una valutazione sul punto di pareggio tra costo risorsa umana ed automazione e dimostrare l’inefficacia di alternative all’automazione superato il breakeven point.</p> <p><strong>Discussioni: </strong>Le modifiche apportate al processo mediante l’applicazione del metodo “Lean” e lo strumento del “breakeven point” hanno consentito un recupero di efficienza ed un risparmio economico correlato al costo sostenuto senza l’introduzione della automazione. Trovare il breakeven point dell’introduzione di una automazione consente una migliore valutazione dei costi aziendali, della sostenibilità della sua introduzione in un processo sanitario ed un migliore impiego delle risorse umane.</p> <p><strong>Conclusioni:</strong> L’applicazione della metodologia Lean e dello strumento del “breakeven point” nei processi di Anatomia Patologica, e sanitari in generale, contribuisce ad una più completa valutazione sulla sostenibilità dell’automazione e sull’efficacia in termini sia di spesa che di miglior utilizzo del personale, consentendo a quest’ultimo la possibilità di essere impiegato in attività specialistiche ad alto valore aggiunto piuttosto che in attività ripetitive “time consuming”.</p>Roberto VirgiliGabriele Coppa
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2024-09-302024-09-3073344010.30459/2024-27Segnalazione di manifestazioni neurologiche in familiari affetti da polineuropatia amiloide transtiretinica ereditaria
https://www.ijpdtm.it/index.php/ijpdtm/article/view/181
<p>Background: La polineuropatia amiloide familiare correlata alla transtiretina (TTR-FAP) è un disturbo autosomico dominante causato da mutazioni del gene della transtiretina (TTR). Sintomi clinici come la polineuropatia sono predominanti nei pazienti con la mutazione Glu109Gln (p.Glu89Gln). Lo scopo di questo lavoro è presentare le manifestazioni neurologiche nei familiari affetti da polineuropatia amiloide ereditaria da transtiretina.</p> <p><br>Materiali e metodi: Segnaliamo il caso di una famiglia macedone (tre fratelli) della Macedonia del Nord, affetta da polineuropatia amiloide familiare da transtiretina.</p> <p><br>Risultati: Tre fratelli con TTR-FAP della Macedonia del Nord sono stati ricoverati presso la Clinica di Neurologia di Skopje. Inoltre, è stato riscontrato un risultato positivo dall'analisi genetica, con una mutazione patogena presente nel gene TTP, Glu109Gln (p.Glu89Gln). La presentazione clinica era una polineuropatia sensomotoria progressiva dipendente dalla lunghezza, che è iniziata con la perdita della sensibilità termica e del dolore nei piedi e risale lentamente lungo gli arti con riflessi muscoloscheletrici interessati. Questo aspetto clinico è associato a disturbi autonomi variabili. Abbiamo utilizzato il Neuropathy Impairment Score (NIS) per determinare l'associazione tra la gravità della neuropatia e lo stadio della malattia, nonché per stimare il tasso di progressione della neuropatia. In tutti e tre i fratelli, è stato osservato un aumento della scala NIS all'interno di misurazioni consecutive.</p> <p>Conclusioni: TTR-FAP è una malattia rara che può essere pericolosa per la vita. La malattia può manifestarsi in vari modi con indicazioni e sintomi diversi, quindi è fondamentale aumentare la consapevolezza del medico. L'inizio precoce del trattamento anti-amiloide è essenziale per un esito migliore.</p>Ivan BarbovGoce KalcevFrosina StojkovskaIgor Petrov
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2024-09-302024-09-3073414510.30459/2024-28Il modello Organizzativo di Rete Oncologica:
https://www.ijpdtm.it/index.php/ijpdtm/article/view/182
<p><strong>INTRODUZIONE</strong></p> <p>L’uso di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) e la gestione del paziente mediante Team Aziendali Multidisciplinari Oncologici sono riconosciuti come strumenti efficaci per fronteggiare la complessità della gestione dei pazienti affetti da tumore. L’approccio multidisciplinare assicura una maggiore tempestività di decisione, migliora i tempi e il coordinamento, contribuendo al controllo dei rischi di errore medico e di inappropriatezza. Il Team è un gruppo coordinato di professionisti sanitari delle differenti discipline coinvolte nel trattamento di una specifica patologia, che si propone di migliorare le cure al paziente.</p> <p><strong>OBIETTIVI </strong></p> <p>Gli obiettivi della proposta sono quelli di dar vita ad un Modello Organizzativo di funzionamento della Rete Oncologica ASL BT in grado di garantire che tutti i test diagnostici e le opzioni di trattamento appropriati siano considerati e valutati per ogni paziente oncologico discusso all’interno del Team tenendo conto dei valori del paziente ed il perseguimento di una politica di miglioramento della qualità delle cure, del percorso e degli esiti di salute. Inoltre, contribuire alla stesura ed al continuo aggiornamento dei PDTA, alla creazione di collegamenti con altre organizzazioni sanitarie per assicurare riferimenti appropriati, consultazioni tempestive e ottimizzare la continuità delle cure del paziente ed all’ all'innovazione, alla ricerca e alla partecipazione a studi clinici.</p> <p><strong>METODI</strong></p> <p>Il modello proposto ha come finalità il raggiungimento degli obiettivi esplicati attraverso l’individuazione di azioni mirate da parte del Team Leader e dei Team Multidisciplinari volte a prendere in carico il paziente su più fronti, da quello meramente medico-diagnostico a quello umano e psicologico, garantendogli un miglio percorso di diagnosi e cura.</p> <p><strong>RISULTATI</strong></p> <p>9 Team Multidisciplinari Oncologici per patologia; 9 Team Leader e 9 Case Manager; 9 Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali di cui 7 che recepiscono Atti di indirizzo regionali e 2 che introducono come capofila in Regione Puglia nuove proposte tecniche su distretti specifici (Testa-collo e Neuro oncologia); 1 Team Multidisciplinare dedicato ai tumori cervicofacciali con l’apertura a un disegno più ampio di realizzazione di uno dei pochi Dipartimenti Testa-Collo del Sud Italia; Format unico di Referto Multidisciplinare redatto da ciascun Team Multidisciplinare; Modello Standardizzato di PDTA redatto secondo i criteri di certificazione, omogeneo per tutti i percorsi specifici per patologia; Implementazione di supporto nutrizionale e psicologico; Valutazione della qualità percepita (PREMS/PROMS) da parte del paziente con sistema di segnalazione cui segue audit da parte del Team e proposta azioni correttive.</p> <p><strong>CONCLUSIONE </strong></p> <p>Un modello organizzativo di Clinical Governance e di Gestione dei Processi Clinico Organizzativo che costituisce la base di un Manuale di Accreditamento, sperimentalmente applicato al tema Rete Oncologica, con i seguenti elementi fondanti: Accreditamento e standard di eccellenza; Telemedicina, Comunicazione ed empowerment paziente, caregiver e associazioni, Presa in carico multidisciplinare, Second opinion, Ottimizzazione Risorse con condivisione di figure specialistiche innovative, Formazione professionale ultraspecialistica, Gestione delle Liste di Attesa e Percorso fast di consultazione. È un modello organizzativo strategico: “from research to health management”, innovativo, che consente di rispondere ai bisogni di salute in campo Oncologico.</p>L.F. CarpagnanoS. ScelziS. CrudeleT. DimatteoE. Tatò
Copyright (c) 2024 L.F. Carpagnano, S. Scelzi, S. Crudele, T. Dimatteo, E. Tatò
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2024-09-302024-09-3073465110.30459/2024-29Sollievo immediato dal dolore dopo la terapia fotodinamica nella candidosi orale:
https://www.ijpdtm.it/index.php/ijpdtm/article/view/183
<p>Obiettivo: l'infezione fungina della mucosa orale che si manifesta nella cavità orale è nota come candidosi orale e i pazienti avvertono una discreta quantità di dolore e disagio. L'obiettivo di questo articolo è valutare l'efficacia del trattamento con terapia fotodinamica (PDT) come approccio alla gestione del dolore nei pazienti con candidosi orale. Metodi: lo studio era una sperimentazione clinica in cui erano coinvolti 20 pazienti affetti da candidosi orale. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi: il gruppo PDT (n=10) o il gruppo placebo (n=10). Nel gruppo PDT, la PDT è stata eseguita sulle lesioni della mucosa orale utilizzando un fotosensibilizzatore (blu di metilene) e luce rossa a lunghezze d'onda di 630-660 nm per 5-10 minuti. Il gruppo placebo è stato sottoposto a un processo simile al gruppo sperimentale ma non ha utilizzato l'agente fotosensibilizzante e la luce di attivazione. L'intensità del dolore è stata misurata utilizzando una scala analogica visiva (VAS) in cinque punti temporali: basale (prima del trattamento), immediatamente dopo il trattamento e a 30 minuti, 1 ora e 2 ore dopo il trattamento. La prima variabile dello studio erano i punteggi VAS a diversi intervalli post-trattamento rispetto alle letture basali.<br>Risultati: al basale, i punteggi VAS medi erano comparabili tra il gruppo PDT (7,5 ± 1,2) e il gruppo placebo (7,6 ± 1,1). Immediatamente dopo il trattamento, il gruppo PDT ha riportato una significativa riduzione del dolore (4,2 ± 1,5) rispetto al gruppo placebo (7,3 ± 1,2), con un valore p <0,001. Questa significativa differenza nel sollievo dal dolore è persistita in tutti i punti temporali successivi: 30 minuti (3,8 ± 1,6 vs. 7,0 ± 1,3, p<0,001), 1 ora (3,5 ± 1,7 vs. 6,8 ± 1,4, p<0,001) e 2 ore (3,2 ± 1,8 vs. 6,5 ± 1,5, p<0,001) dopo il trattamento.<br>Conclusione: questa ricerca ha stabilito che la PDT fornisce miglioramenti significativi nella riduzione iniziale del dolore nei pazienti con candidosi orale. Pertanto, la PDT può essere un approccio non chirurgico sicuro ed efficiente per la gestione della candidosi orale, offrendo un rapido sollievo dal dolore e migliorando la qualità della vita del paziente. Ulteriori studi con dimensioni del campione relativamente più grandi e periodi di follow-up più lunghi dovrebbero essere condotti per convalidare queste osservazioni e valutare gli effetti della PDT sulla candidosi orale a lungo termine.</p>Zarmina EhteshamSharjeel ChaudhrySamueel ZubairSultan Mehmood
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2024-09-302024-09-3073525810.30459/2024-30Lombrosiana
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Rosalba SpadaforaAntonio Bernabei
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2024-09-302024-09-3073596510.30459/2024-31Il cibo del Futuro:
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<p>La crescente domanda di carne e la limitata disponibilità di terra spingono alla ricerca di fonti proteiche alternative. Gli insetti richiedono meno terra e hanno un impatto ambientale inferiore rispetto ai prodotti a base di carne. Oltre ad avere un elevato valore nutrizionale, hanno anche benefici per la salute. Diverse specie di insetti commestibili possono essere coltivate su corsi d'acqua organici, contribuendo in questo modo a un'economia circolare. Il numero di articoli scientifici è aumentato in modo esponenziale e più di 290 start-up sono ora impegnate nella sua produzione e commercializzazione. I problemi di sicurezza alimentare non sono un problema importante, ma devono essere attentamente controllati quando vengono utilizzati flussi di rifiuti organici. Le principali strategie relative ai problemi dei consumatori sono mascherare gli insetti in prodotti familiari e renderli gustosi.</p>Giorgio Pitzalis
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2024-09-302024-09-3073666910.30459/2024-32