La riorganizzazione dell'area "Corelab" dell'ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo tra innovazione tecnologica e reingegnerizzazione dei processi
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Abstract
SCOPO
L’ambito teorico in cui si inserisce questo lavoro è l’analisi e la valutazione dell’impatto del rinnovo tecnologico-organizzativo dell’Area “Corelab” del Laboratorio Analisi dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
MATERIALI E METODI
L’Area denominata “Corelab” è una delle tre Aree Diagnostiche dell’Unità Operativa Complessa “Servizio di Medicina di Laboratorio 2 - Analisi chimico cliniche”. Nell’anno 2017 si è cominciato a pensare, all’approssimarsi della data del rinnovo della gara in service, di rivedere l’organizzazione di questa Area e della Fase Preanalitica del Laboratorio. Il lavoro si è quindi focalizzato non solo sulla progettazione e gestione della nuova automazione ma soprattutto nel ridisegnare il processo principale (Fasi Pre-Analitica, Analitica e Post-Analitica) ed i processi di supporto come quello dell’approvvigionamento con una visione ad ampio spettro al fine di ottenere uno strumento valido e spendibile anche in ambienti ad alta variabilità come quelli che caratterizzano i moderni Sistemi.
RISULTATI
Il nuovo “Corelab”, attivo da giugno 2019, è un sistema altamente automatizzato per il check-in, il pretrattamento, lo smistamento, l’aliquotazione e lo stoccaggio dei campioni afferenti al Laboratorio di Analisi. Esegue esami di Biochimica, Immunochimica, Farmacologia, Tossicologia, Ematologia, Coagulazione e Emogas-analisi su campioni di sangue intero, plasma, siero, urine e liquidi biologici sia in regime di urgenza che in routine per pazienti ricoverati ed esterni. Le fasi Pre-Analitica e Post-Analitica sono gestite dal sistema integrato “Aptio Automation” (Siemens) mentre la Fase Analitica è gestita per i test di Biochimica e Immunometria dai sistemi Atellica (Siemens), per la Coagulazione dalle apparecchiature CS-5100 (Siemens), per gli esami emocromocitometrici dal sistema XN (Sysmex), per la Tossicologia e Farmacologia dalle apparecchiature EXL (Siemens) e per gli Emogas da “Blood Gas Analyser” Rapid Point 500 (Siemens). Recentemente sono state integrate nel sistema di automazione anche due analizzatori Liaison (Medical Systems) per la determinazione di test di Immunometria speciale.
CONCLUSIONI
Il progetto, nato per la gestione automatizzata dell’intero processo diagnostico, si è confermato un valido strumento per il controllo del prodotto e del processo. L’integrazione della Fase Preanalitica ha permesso di gestire un totale di circa 6.000 provette al giorno e quello della fase Analitica l’esecuzione di circa il 70% dei 4.500.000/anno degli esami del laboratorio. Una particolare attenzione, in fase di progettazione prima e di gestione poi, è stata riservata ai processi dove si verifica la maggior parte degli errori. La Fase Analitica ha comportato una importante razionalizzazione delle attività, una valorizzazione delle figure professionali coinvolte mentre la re-ingegnerizzazione della Fase Post-analitica ha permesso una razionale gestione dei campioni analizzati e/o da analizzare.
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